lunedì 7 maggio 2012

TOP E FLOP DELLA 37^ GIORNATA

37^ Giornata Serie A
Ecco i migliori e i peggiori
TOP
1-FRANCESCO GUIDOLIN (Udinese)

Francesco Guidolin Antonio Di Natale (R) of Udinese celebrates his 2-0 goal with coach Francesco Guidolin during the Serie A match between Udinese and Lecce at Stadio Friuli on November 14, 2010 in Udine, Italy.Dopo un periodo di appannamento, l'Udinese si risveglia proprio nel momento decisivo del Campionato ed ora si ritrova ad un passo dalla seconda qualificazione Champions consecutiva. Manca comunque ancora l'insidiosa trasferta di Catania ma se sarà Champions non si potrà far altro che togliersi il cappello di fronte a questo allenatore e a questa società.
Una vera e propria impresa: una delle poche società in attivo in Serie A, che nella scorsa estate ha deciso di cedere i suoi pezzi grossi Inler e Sanchez, si potrebbe mettere nuovamente dietro squadre come Inter, Roma, Napoli e Lazio.
L'ennesima impresa firmata dal Maestro di Castelfranco Veneto.
CHAPEAU

2-ROBERTO DONADONI (Parma)

Sesta vittoria consecutiva per la squadra allenata dal tecnico bergamasco, che raggiunge in classifica la deludente Roma di Luis Enrique. Stagione incredibile per i gialloblu: partiti male con la pressione dell'incubo retrocessione e poi, dopo l'arrivo di Donadoni, protagonisti di una rimonta esaltante fino al settimo posto in classifica.
Novara, Cagliari, Palermo, Lecce, Inter, Siena sono le ultime vittime. Da citare come al solito lo strepitoso Giovinco, autore dell'ennesimo capolavoro in questa stagione. Ghirardi, ottimo presidente gialloblu, ha già confermato di voler aprire un ciclo con il tecnico bergamasco in panchina e di puntare all'Europa nella prossima stagione (con lo scandalo "Calcioscommesse" potrebbe arrivare già in questa stagione in caso di penalizzazioni alle squadre davanti).
GARANZIA

3-DIEGO MILITO (Inter)
Diego MILITO Photo
Simbolo di un Inter che gioca un Derby epico. Un'altra tripletta per il Principe: freddo sul primo gol, glaciale sui due rigori tirati (perfetti), raggiunge Cavani a quota 23 reti stagionali. Da segnalare, un super Andrea Stramaccioni che con questa vittoria molto probabilmente potrebbe essersi guadagnato la definitiva conferma per la prossima stagione. Ripropone il modulo con il tridente fantasia Sneijder-Alvarez-Milito e domina il primo tempo fino all'incredibile rigore assegnato al Milan. Da lì in poi una ventina di minuti di nervosismo in casa nerazzurra che permette ai rossoneri di ribaltare la gara. Dopo il pareggio, il coraggio di Stramaccioni (dentro Pazzini per Alvarez) viene premiato prima con il gol di Milito su rigore (procurato dallo stesso Pazzini) e poi dal capolavoro di Maicon. Da Stramaccioni in poi, tutta un'altra Inter. Su Milito, se tiene questa forma
E' ANCORA QUELLO DEL TRIPLETE


4-I TIFOSI DI LECCE, NOVARA E CESENA

In un calcio sempre più lontano da quei valori genuini di una volta, in un campionato come quello italiano che viene spesso utilizzato come esempio negativo in Europa, vedere scene come quelle di Lecce, Novara e Cesena sono ossigeno puro.
A Lecce, ad un passo dalla matematica retrocessione, al termine dell'ennesima sconfitta stagionale, la tifoseria non esita a rincuorare la propria squadra e ad incitare il tecnico Cosmi fino all'ultimo secondo. Scene simili a Cesena e a Novara nelle scorse settimane.
RIPARTIAMO DA QUESTE COSE
TOP HONORIS CAUSA

Marco DI VAIO PhotoMARCO DI VAIO (Bologna)

Nella sua Carta d'identità 142 reti in Serie A, per un totale di 227 tra campionati, coppe nazionali e continentali.
Ora l'attaccante romano, dopo l'ennesima stagione positiva a Bologna, saluta il Campionato Italiano e proverà un'esperienza nella MLS con i canadesi del Montreal Impact.
BOMBER DI RAZZA

FLOP

1-L'ARBITRO TAGLIAVENTO

Spesso si accusano gli arbitri di essere troppo protagonisti sul campo.
Tagliavento è regista, sceneggiatore, scenografo, attore protagonista e non protagonista.
Palacio si becca a distanza con il proprio compagno di squadra Moretti; Tagliavento interpreta quelle parole come rivolte a se stesso ed espelle l'argentino. Perfino Guidolin, allenatore avversario, si dichiara disponibile a chiarire l'incomprensione (avendo visto l'accaduto) ma l'Arbitro non ne vuole sapere e conferma l'espulsione all'attaccante genoano.
AND THE OSCAR GOES TO... PAUL TAGLIAVENTO


2-LECCE

Finisce (forse) qui l'avventura dei salentini in Serie A, peccato soprattutto per quanto visto dopo l'arrivo di Serse Cosmi. Dopo la clamorosa occasione sprecata in casa con il Parma e l'ottimo (e fortunoso) punto strappato a Torino, quella con la Fiorentina era la classica partita da ultima spiaggia.
I viola si presentano al "Via del Mare" con un attacco improvvisato (Cerci-Olivera) e con il caso Rossi-Ljajic ancora da smaltire. I ragazzi giallorossi però non reggono la pressione: decide la partita un lampo di Alessio Cerci che manda il Lecce ad un passo dalla retrocessione.
BANDIERA BIANCA

3-LE DIFESE D'ACCIAIO DI PALERMO E CHIEVO

Linee difensive del genere non si vedevano dal derby dell'hinterland milanese Abbiategrasso-Cassinetta di Lugagnano finito 5-5 nel lontano '67.
LA SAGRA DEL GOL










1 commento:

  1. "Da citare come al solito lo strepitoso Giovinco, autore dell'ennesimo capolavoro in questa stagione."

    e la gazza gli da 6 -.-'''

    giusti i TOP,anche se sto giro pure marco pallone d'oro rigoni lo meritava :)

    Ricki

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