Sembra incredibile ma tutto sembra tornare alla bollente estate del 2006.
Quello era un mondiale, questo un europeo... Ma le similitudini sono davvero tante. Nel 2006 si parlava di Calciopoli, con in mezzo tutti i colossi della Seria A: Juve, Milan, Lazio, Fiorentina con il coinvolgimento di personaggi come Luciano Moggi, Davide Lippi (figlio di Marcellone) e parecchi fischietti importanti.
Forse ora non ci troviamo davanti ad uno scandalo del genere ma in molti preannunciano colpi di scena clamorosi ed inaspettati.
Un'altra analogia riguarda l'infortunio del povero Giuseppe Rossi: anche nel 2006 a pochi mesi dal calcio di inizio del Mondiale fu Christian Vieri (allora in testa alle preferenze del tecnico di Viareggio) a dover dare forfait a causa di un grave infortunio
al ginocchio occorso durante un match di campionato con il Monaco. A 55 giorni dall'inizio dell'Europeo in Ucraina e Polonia, non partiamo (come allora) di certo favoriti. Buffon è una garanzia, il blocco Juve in difesa anche, il centrocampo è tra i migliori degli ultimi anni, l'attacco però è un rebus: Prandelli un anno fa considerava tra gli intoccabili Rossi (out), Balotelli (andrà comunque all'Europeo) e Cassano (tutti questi mesi di inattività sono tanti). Ora le poche certezze del Ct azzurro sono completamente sfumate, l'attacco è da ricostruire: si giocano le sei maglie a disposizione Di Natale, Matri, Pazzini, Balotelli, Osvaldo, Cassano, Quagliarella, Borini, Giovinco più qualche outsider. Anche allora, nell'indimenticabile avventura tedesca, fu l'attacco il reparto che deluse di più...
E se fosse, come nel 2006, l'anno dell'Italia?
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